mercoledì 7 marzo 2007

provate ad immaginare

Dove andiamo la sera? dove passeggiamo il pomeriggio? La noia del ripetersi o delle radio che trasmettono musica commerciale per madrugada e media center, ci ha resi insensibili alle possibili mete altre in cui investirono i nostri avi da Hong Kong a Tunguska, da Teotihuacan a Syracuse. Sognavano scrivendo di luogi immaginari dove era possibile fare e incontrare qualsiasi forma di vita e vivere avventure al limite delle forze umane. I paesaggi che si aprivano erano l'eterno paradiso riprodotto a tutte le latitudini e i popoli che si incontravano erano sempre più evoluti e virtuosi, saggi e furbi, ricchi e segreti. Cosa ha portato quegli uomini a vivere tra Shangri-la e Vaasa, tra Calisota e Latveria? Scrostarsi di dosso i pregiudizi e le paure di ogni possibile incontro per riconoscere paesi nuovi e inesplorati, per capire che da lì prima di loro nessuno fosse passato, che nessuno si fosse spinto oltre quel margine per paura e per sfiducia di non avere la capacità di sopportare il nuovo.
Luoghi totalmente costruiti e immaginari hanno mosso esploratori e viaggiatori che seguendo mappe e percorsi descritti e sapendo in cuor loro che si attenevano a un romanzo fantastico hanno voluto indicare precise rotte e confini di quei posti da loro realmente esplorati.
Cosa c'entra questo con i naturisti?
Cosa mette in moto la curiosità davanti a una nuova esperienza e davanti la possibilità di dover abbandonare preconcetti e pregiudizi che prima non sapevamo nemmeno di avere. Cosa ci fa da un momento all'altro avere lo slancio nel buttarci in nuove avventure e promettere di esserci.
Cosa ci fa rimanere impressi i luoghi in cui stiamo quando sia accompagnano a tanta meraviglia?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

http://purelust.splinder.com/

ti ha linkata ;)

baci dall'ApeRegina
a.k.a Deliria!

Anonimo ha detto...

you PUBE?
sei un genio del male ;)